Nazionale

L'Uisp sulla Rai con le esperienze di Balon Mundial e Liberi Nantes

Sport e integrazione: a due mesi dai Mondiali antirazzisti, interesse per le esperienze territoriali Uisp di Torino e Roma
 
A due mesi dall’inizio dei Mondiali Antirazzisti, che si terranno dal 5 al 9 luglio nel Parco di Bosco Albergati, Modena, si parla di calcio e inclusione sulla Rai con due servizi delle testate regionali che raccontano le esperienze di Balon Mundial (Torino) e Liberi Nantes (Roma). Intanto sono già aperte le iscrizioni ai tornei di calcio dei Mondiali Antirazzisti, mentre quelle per i tornei di pallavolo e pallacanestro si apriranno domenica 30 aprile. Da quest'anno tutte le operazioni di iscrizioni si effettueranno direttamente dal sito.


Giovedì 27 aprile, nell’edizione delle 19.30, la TgR Rai Piemonte ha presentato la 10° edizione di Balon mundial, la coppa del mondo delle comunità migranti, che si terrà a partire da giugno.
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Il servizio ha seguito un allenamento dei ragazzi, ciascuno con una storia diversa, ma tutte di guerra, povertà e dolore. In ogni caso la fuga è stata la sola strada possibile per un futuro migliore. Il calcio diventa un modo per riempire il tempo sospeso tra l’arrivo in Italia e la risposta alla richiesta di asilo.
Anche la puntata di sabato 22 aprile di Dribbling si è soffermata sull'esperienza di Balon Mundial, con un lungo servizio e l'intervista a Tommaso Pozzato, presidente dell'associazione.
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Buongiorno regione della TgR Rai Lazio nella puntata di giovedì 27 aprile ha trasmesso dal Campo XXV Aprile, nel quartiere Pietralata di Roma, dove si allenano i Liberi Nantes.
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È intervenuto Antonio Marcello, responsabile dell’attività calcistica dei Liberi Nantes: “Questa avventura è iniziata dieci anni fa, dall’idea che lo sport potesse essere un valido strumento di integrazione. Abbiamo creato una squadra di calcio andando a cercare i ragazzi nei campi di accoglienza. Ogni anno gravitano intorno all’associazione circa 150 ragazzi, per la squadra ufficiale ne tesseriamo 40. Giochiamo nel campionato ufficiale ma fuori classifica per la mancanza di documenti, infatti molti dei nostri ragazzi non hanno ancora ottenuto lo status di rifugiati”.